giovedì 27 dicembre 2007
Small Black Flowers..
Avrete sentito di quanto è successo ieri allo zoo di San Francisco - 4 tigri sono fuggite dalla loro gabbia ed hanno aggredito dei visitatori. Hanno ancora un senso gli zoo nel ventunesimo secolo? Vedere degli animali in gabbia è divertente? Più che per il morto e i feriti, e più che per la tigre uccisa - è quella della foto, un animale tenuto in quelle condizioni.. cos'altro ci si poteva aspettare? - che per lo meno ora è libera, provo pena per le 3 rimaste, che sono state catturate e rimesse in gabbia, e non possono fare altro che sognare i piccoli fiori neri che crescono nel cielo...
The small black flowers that grow in the sky
You have your very own number
They dress your cage in its nature
Once you roared now you just grunt lame
Pace around pathetic pound games
Wanna get out won't miss you sensaround
To carry your own dead to swing your tyre tricks
Wanna get out in here you're bred dead quick
For the outside
The small black flowers that grow in the sky
They drag sticks along your walls
Harvest your ovaries dead mothers crawl
Here comes warden, Christ, temple, elder
Environment not yours you see through it all
Wanna get out won't miss you sensaround
To carry your own dead to swing your tyre tricks
Wanna get out here you're bred dead quick
For the outside
The small black flowers that grow in the sky
Here chewing your tail is joy
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4 commenti:
questa canzone ahimè nn la conoscevo..bellissima!:)
Small Black Flowers è una delle ultime canzoni scritte da Richey, è contenuta in Everything Must Go - il primo album dei Manics nella formazione a 3 dopo la sua scomparsa - e gli è stata ispirata da un documentario sulla condizione degli animali negli zoo europei, su come molte volte impazziscano, e aspettino solamente di morire - small black flowers that grow in the sky è una metafora della morte. C'è tutta la poetica di Richey in questa canzone, e la sua visione del mondo..
Rimanda anche ad una poesia di Rainer M. Rilke,
"La Pantera"
Il difilar dei ferri entro la gabbia,
il suo sguardo accecò. Più non ravvisa.
Moltiplica le sbarre, a cento, a mille:
ma, dietro quelle sbarre, è il vuoto, il nulla.
Nel flessuoso molleggiar dei passi
grevi tornanti entro il racchiuso giro,
par che l'Impeto danzi attorno a un centro,
ove una enorme Volontà vien meno.
Solo, a volte, su l'arida pupilla,
tacito, un velo si solleva; e irrompe
una imagine in essa; e via balena
lungo il silenzio delle membra tese,
per smorzarsi, veloce, in fondo al cuore.
Se ti capita dai un'occhiata a www.manics.nl , quel sito è la mia Bibbia x i Manics! Prima o poi ci dedico un post, a questo e agli altri siti fondamentali su di loro :)
I miei migliori auguri per un felice 2008..
Grazie Alessandro! Buon 2008 anche a te
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